sabato 5 ottobre 2013

Ve l'avevamo detto...







N. 00063/2013 REG.PROV.COLL.
N. 00071/2012 REG.RIC.







REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Valle D'Aosta (Sezione Unica) ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 71 del 2012, proposto da Bianchi Antonio spa, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Giovanni Gerbi e Lorenzo Sommo, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo, in Aosta, via Challand, 30;
contro
il Comune di Courmayeur, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Giorgio Santilli, con domicilio presso la Segreteria di questo Tribunale Amministrativo Regionale della Valle d’Aosta, in Aosta, piazza Accademia S. Anselmo, 2;
per l'annullamento
- del provvedimento 22 agosto 2012 prot. n. 111255, avente ad oggetto l’applicazione di misura di salvaguardia su istanza di variante a concessione edilizia;
- nonchè delle deliberazioni del Consiglio comunale 17 aprile 2012, n. 28 e 5 luglio 2012, n. 39.

Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l’atto di costituzione in giudizio del Comune di Courmayeur;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell’udienza pubblica del giorno 13 giugno 2013 il dott. Diego Spampinato e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

FATTO e DIRITTO

Parte ricorrente impugna i provvedimenti in epigrafe, esponendo:
- di essere stata autorizzata dal Comune di Courmayeur a realizzare, su area di proprietà, un piccolo fabbricato con destinazione ad uffici;
- di aver chiesto, con istanza protocollata il giorno 11 giugno 2012 (depositata sub 1 in allegato al ricorso), l’approvazione di una variante per “modifiche interne con cambio di destinazione d'uso da uffici ad abitazione civile”;
- che le è pervenuto l’impugnato provvedimento 22 agosto 2012, prot. 11125, in cui, previo richiamo della relazione-valutazione redatta il 6 agosto 2012 con cui il Responsabile del procedimento ha ritenuto che «…il progetto è conforme alle normative vigenti in materia urbanistica ed edilizia, nonchè alle disposizioni contenute nella variante generale al P.R.G., approvata dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 5970 del 23.06.1989…» ma che «…l’art. 5, 10° comma, delle NTA adottate con D.C.C. n. 39/2012 stabilisce invece che in assenza del programma attuativo approvato dal Consiglio Comunale non potranno essere rilasciati titoli abilitativi per la realizzazione di abitazioni temporanee (comma 7) assoggettate alla verifica del rapporto previsto al comma 5…», l’istanza è stata sottoposta a regime di salvaguardia ai sensi dell’art. 20 della LR 11/1998, sospendendo ogni determinazione in merito «…in attesa dell’approvazione della variante generale al PRG in adeguamento al PTP ed alla L.R. 11/1998…», sul presupposto che «…Rientrando la presente richiesta di cambio di destinazione d’uso da commerciale (uffici, art. 4, comma 1, let. f) delle NTA adottate in residenza temporanea (art. 4, comma 1, let. dbis) della NTA adottate tra i casi elencati nel succitato art. 5 ed in assenza, ad oggi, del programma attuativo citato al comma 10 …»;
- che il testo definitivo della variante sostanziale al PRG di Courmayeur sarebbe stato adottato con deliberazione n. 35 del 18 settembre 2007;
- che la disciplina “salvaguardata” sarebbe stata introdotta in via preliminare con deliberazione n. 28 del 17 aprile 2012 e quindi, in via definitiva, dopo la fase delle osservazioni, con deliberazione n. 39 del 5 luglio 2012.
Affida quindi il ricorso ai seguenti motivi.
1. Violazione dell’art. 13 LR 11/1998; illegittimità derivata della misura di salvaguardia. Il Comune di Courmayeur avrebbe dovuto adeguare il PRG alle norme della LR 11/1998 entro il 31 dicembre 2005, ciò che non sarebbe stato fatto, non potendo quindi, ai sensi dell’art. 13, comma 4, LR 11/1998, adottare varianti al PRG; di qui l’illegittimità delle deliberazioni del 2012 ed, in via derivata, il provvedimento impugnato, emesso in salvaguardia.
2. In subordine: violazione degli artt. 14 e 15 LR 11/1998; illegittimità derivata della misura di salvaguardia. La disciplina introdotta nel 2012 costituirebbe variante sostanziale ai sensi del citato art. 14; la relativa delibera di adozione avrebbe quindi dovuto essere sottoposta a verifica di assoggettabilità alla normativa regionale in tema di VAS ed avrebbe dovuto rispettare il procedimento per la formazione di varianti sostanziali al PRG; inoltre la sua bozza preliminare avrebbe dovuto essere sottoposta (ex art. 15, comma 4) a valutazione preliminare.
3. Violazione dell’art. 11 LR 11/1998 e dell’art. 24 NA del PTP approvato con LR 10 aprile 1998, n. 13; illegittimità dell’art. 5 NA adottate (equilibri funzionali); illegittimità derivata della misura di salvaguardia. Ai sensi dell’art. 5 delle NA non vi sarebbe mutamento di destinazione d’uso da ufficio ad abitazione temporanea.
Con ordinanza 14 marzo 2013, n. 15, questo TAR ha effettuato istruttoria, onerando il Comune di Courmayeur di trasmettere «…relazione a chiarimenti, corredata da idonea documentazione, relativamente alla circostanza su quale sia stata la procedura per pervenire alla adozione dell’impugnata deliberazione 39/2012, ed in particolare se essa sia stata sottoposta alla procedura per la formazione e l'adozione delle varianti sostanziali al PRG di cui all’art. 15 della LR 11/1998, ivi compresa la verifica di assoggettabilità ai sensi della normativa regionale vigente in materia di VAS…».
All’udienza pubblica del 13 giugno 2013 la causa è stata trattata e trattenuta per la decisione.
Il secondo motivo, ogni altro motivo o censura assorbiti, è fondato.
Le deliberazioni del 2012 costituiscono, ai sensi dell’art. 14, comma 2, della LR 11/1998, variante sostanziale al PRG, dal momento che si pongono in continuità, in un’ottica modificativa ed integrativa, della variante di adeguamento alla LR 11/1998, di cui all’art. 13, comma 2, che risulta essere stata adottata con deliberazione del Consiglio comunale n. 35 del 18 settembre 2007, e trasmessa per l’approvazione ai sensi dell’art. 15, comma 7 (nel testo all’epoca vigente), della LR 11/1998 all’Assessorato territorio, ambiente ed opere pubbliche della Regione Valle d’Aosta con nota 18645 del 5 novembre 2007 (allegata sub 2 alla relazione trasmessa con nota 5154 del 15 aprile 2013, e depositata in pari data in adempimento della citata ordinanza 15/2013).
Ciò in disparte ogni valutazione di questo Tribunale sulla attuale vigenza della citata deliberazione 35/2007, non impugnata.
Infatti, nella impugnata deliberazione 39/2012 si legge: «PREMESSO CHE con propria deliberazione n. 28 del 17/04/2012 sono state adottate le norme tecniche di attuazione del PRG ad integrazione e rettifica di quelle già adottate dal C.C. con deliberazione n. 35 del 18.09.2007»,mentre nella impugnata deliberazione 28/2012 si legge: «CONSIDERATO CHE (…) 4. l’attualità impone alcuni adeguamenti rispetto ai dettati delle NTA del 2007 come evidenziato dal tecnico incaricato ( ex D.G.C. 285/02 ) della predisposizione degli elaborati del PRG previsti dall'art. 12 comma 4 della l.r. 11/98 - arch. Fubini — . Detti adeguamenti sono riassunti in una nota aggiuntiva ( appendice — allegato A/1 ) alla Relazione Illustrativa approvata nel 2007, consegnato al Comune in data 13/04/2012 civ. prot. 4825 insieme ad un nuovo elaborato di NTA. In particolare il tecnico incaricato: a. relaziona che sono state apportate modifiche che riguardano un certo numero di articoli rese necessarie per recepire gli esiti della Conferenza di Pianificazione, adeguarsi alla normativa nel frattempo intervenuta e meglio mettere a punto l'apparato normativo rispetto alle esigenze manifestatesi nel corso della gestione più recente, anche nell'ottica di un testo delle stesse più chiaro ed aderente alla l.r. 11/98; b. sottolinea che provvederà a completare la relazione così come richiesto dalla citata nota della Direzione Urbanistica Regionale del 29/11/2007 prot. 25955/UR; c. che restano ferme sia la zonizzazione, sia le politiche di uso del suolo che informano lo strumento urbanistico del 2007 nella sua articolata complessità, nonché la documentazione adottata con la D.C.C. 35/2007 e trasmessa in Regione, fatta eccezione per le integrazioni e rettifiche di seguito riportate…».
Inoltre, sotto tale profilo, lo stesso Comune resistente ha cura di precisare, nella memoria depositata in data 8 febbraio 2013, che «…è vero che il Comune è attualmente privo di un PRG vigente in adeguamento alla L.R. 11/98 ma tale adeguamento è rappresentato proprio dal PRG in discussione (…) Il Comune non ha adottato varianti ma ha in corso la formazione della variante generale di adeguamento (…) Le delibere impugnate si collegano alla conferenza di pianificazione e riproseguono l’iter approvativo…» (pagg. 4 e 5).
Infine, nella relazione trasmessa con nota 5154 del 15 aprile 2013, e depositata in pari data in adempimento della citata ordinanza 15/2013, si legge, con riferimento alla deliberazione 28/2012, «…Con tale deliberazione non è stata effettuata la verifica di assoggettabilità in materia di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) in quanto si tratta di medesimo procedimento avviato nel 2004 con trasmissione alla Regione della bozza di variante generale che, secondo la norma all'epoca vigente conteneva una Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.)…» (pag. 1).
Pertanto, le impugnate deliberazioni 28/2012 e 39/2012 avrebbero dovuto seguire la procedura prevista dall’art. 15 LR 11/1998 per le varianti sostanziali; diversamente opinando, sarebbe troppo semplice vanificare il disposto legislativo attraverso la predisposizione di una variante che seguisse l’iter procedurale previsto, poi seguita da altra variante, modificativa della prima, che obliterasse passi essenziali di tale iter.
Di qui l’accoglimento del ricorso.
Resta salva la possibilità per l’Amministrazione di adottare ulteriori provvedimenti, nel rispetto dell’effetto conformativo discendente dalla presente pronuncia.
Le spese seguono la soccombenza, venendo liquidate in dispositivo.

P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Valle d'Aosta (Sezione Unica), definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie e, per l’effetto, annulla i provvedimenti impugnati.
Condanna il Comune di Courmayeur al pagamento, nei confronti di parte ricorrente, delle spese processuali del presente grado di giudizio, che liquida, in via equitativa, in complessivi euro 2.500,00 (duemilacinquecento/00), oltre accessori di legge, nonché alla rifusione del contributo unificato corrisposto da parte ricorrente.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.
Così deciso in Aosta nella camera di consiglio del giorno 13 giugno 2013 con l'intervento dei magistrati:

Paolo Turco, Presidente
Davide Soricelli, Consigliere
Diego Spampinato, Primo Referendario, Estensore




DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 19/09/2013
IL SEGRETARIO
(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)




giovedì 7 febbraio 2013

Ma sempre nelle ZPS dovete andare !!??

   Dal WEB, ci è giunta una segnalazione di un caso simile al nostro: un tentativo di realizzare un campo da golf da 18 buche in una ZPS e in un SIC.


Così Amelia Alberti del circolo di Legambiente Il CENTRO DEL SOLE:
 
 Un privato, lo studio Conti e Associati di Udine, ha avanzato la proposta di costruire un campo da golf a diciotto buche su circa trenta ettari di terreno nella piana di Fondotoce, in comune di Verbania, all'interno dei confini della Riserva speciale, oggi inclusa nell'Ente Parchi Ticino e Lago Maggiore. Il territorio che verrebbe interessato è compreso tra la rotonda (asilo) e la strada battuta di accesso al lago e al campeggio Isolino (distributore del gas per auto). Tutto il campo da golf, club-house esclusa, sarebbe quindi all'interno di una zona decretata SIC (sito di interesse comunitario: direttiva Habitat) e ZPS (zona a protezione speciale: direttiva Uccelli), e proprio per questo motivo l'Arpa ha già rilasciato una dichiarazione ampia e dettagliata, in cui contrappone gli straordinari valori naturalistici di biodiversità che l'Italia si è impegnata a rispettare in sede europea relativamente a questi luoghi, alla desolazione biologica monocolturale di un campo da golf modernamente inteso.
Comune di Verbania ed Ente Parchi, che di questi valori sono chiamati ad essere - per legge - i primi tutori, non sembrano contrari al progetto, visto come richiamo turistico e possibilità di occupazione, anzi, l'assessora Adriana Balzarini, che è anche nel direttivo dell'Ente Parchi, pare ne sia promotrice molto accesa.
Inutile dire che la nostra associazione, strenua sostenitrice del compito assunto dalla Riserva di Fondotoce in favore della biodiversità vegetale e animale, cercherà in tutti i modi di contrastare questa decisione assurda, ricordando agli Enti preposti i loro impegni verso le generazioni future e informandone i cittadini. Se sarà necessario, ma non crediamo, valuteremo anche l'oppportunità di ricorrere alla Commissione Europea, insieme alle altre associazioni.
 


Naturalmente, esprimiamo la nostra massima solidarietà

martedì 5 febbraio 2013

Anche il CAI difende la Val Ferret !

   Nell'ambito delle manifestazioni del 150° del CAI la Commissione Tutela Ambiente Montano (TAM) si è impegnata per realizzare un progetto che avesse rilevanza nazionale e che impegnasse buona parte degli operatori regionali e nazionali e "semplici" soci, che fanno della difesa del territorio uno dei principali motivi di appartenenza al CAI.

In quest'ottica si è avviata una ricerca su tutto il territorio nazionale delle peculiarità della nostra montagna con l'obiettivo di raccogliere 150 CASI, numero simbolico legato al festeggiamento in corso in casa CAI.

Il progetto prevede un evento e una scheda per ogni CASO. Per la conoscenza dei 150 CASI è stato predisposto un calendario di escursioni.

 

Ci siamo anche noi, con la fantastica Zona Umida della Val Ferret ! 

qui la scheda del CAI

lunedì 4 febbraio 2013

Se 62 pagine di rilievi vi paiono poche....

Eccovi la delibera n. 17 della Giunta regionale COMUNE DI COURMAYEUR - VARIANTE SOSTANZIALE GENERALE AL PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE VIGENTE, ADOTTATA CON DELIBERAZIONI CONSILIARI N. 35 DEL 18 SETTEMBRE 2007 E N. 39 E 40 DEL 5 LUGLIO 2012. PROPOSTA AL COMUNE DI MODIFICAZIONI AI SENSI DELL’ART. 15, COMMA 12, DELLA L.R. 6 APRILE 1998, N. 11.

Stiamo esaminando il tutto.

tra i primi rilievi:
  • il raddoppio del golf sembra al momento bloccato, grazie alle nostre osservazioni che hanno "aiutato" gli uffici regionali a fare il proprio lavoro. D'altra parte, la Giunta Rollandin ha riconosciuto: "l’interesse per lo sviluppo turistico del territorio comunale relativo all’eventuale ampliamento del campo da golf della Val Ferret, realizzabile a seguito di una adeguata progettazione volta ad evitare le interferenze negative con l’ambiente e i beni naturali ivi tutelati e di un conseguente iter di approvazione disciplinato secondo le norme vigenti in materia di tutela dei siti di importanza comunitaria e di valutazione ambientale". Tradotto in Italiano: "l'ampliamento del golf necessita di una variante sostanziale apposita, con relativa VAS e VIA, proprio come avevano detto quei rompiscatole degli ambientalisti, che hanno svelato i nostri piani; per ora ci avete fermato, ma ci riproveremo...." Naturalmente li aspetteremo al varco !
  • molte delle promesse elettorali del Sindaco Derriard non sono state mantenute; per ora lasciamo ai sedotti e buggerati il piacere di scoprirlo !
  • gli uffici regionali potevano sicuramente esprimere un giudizio ancora più negativo, ma in questo caso stenteremmo a riconoscere la nostra Vallée...


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domenica 3 febbraio 2013

un mondo d’acqua:Il 2 febbraio è la Giornata mondiale delle zone umide

  Sabato 2 febbraio in tutto il mondo si sono festeggiate le zone umide.

Da noi, in VdA e soprattutto a Courmayeur, alle zone umide si vuole invece fare.... la festa !

Il World Wetlands Day 2013 ha per tema "le zone umide si prendono cura dell'acqua": in tutto il mondo si parla di gestione sostenibile dell'acqua, una risorsa preziosa dalla quale dipendono la sopravvivenza delle specie animali e vegetali e anche la maggior parte delle nostre attività socio-economiche.
Con le parole di Legambiente«Un'occasione per riflettere sull'importanza di questi ecosistemi, serbatoi di biodiversità, e sul patrimonio idrico della nostra Penisola», «Le zone umide, pur essendo ambienti particolarmente delicati e fragili, ci forniscono acqua potabile, producono il 24% del cibo del Pianeta, servono all'irrigazione delle colture, fanno da barriera e da magazzini naturali di acqua in caso di inondazioni e sono importantissimi serbatoi di CO2. Purtroppo nonostante siano un risorsa importantissima per la vita umana, nell'ultimo secolo sono scomparse circa il 90% di questi ecosistemi a causa della forte pressione antropica, dell'inquinamento e dei cambiamenti climatici».

Per salvaguardare questi preziosi ecosistemi serve l'impegno diretto delle istituzioni e la sensibilizzazione dei cittadini. Per questo motivo è nata la rete italiana di Living Lakes, e Alessandra Paciotto, presidente di Legambiente Umbria e coordinatrice di Living Lakes, spiega che il suo obiettivo è quello di «Promuovere una gestione integrata dei laghi, proteggere gli habitat naturali, la flora e fauna, diffondere la conoscenza di questi ecosistemi; ma anche sviluppare in modo sostenibile il turismo e le economie locali e svolgere attività sportive nel pieno rispetto dell'ambiente. Mettere insieme amministratori, associazioni e comunità locali  è un obiettivo fondamentale del nostro network che da alcuni anni lavora per una corrette gestione ambientale dei laghi e per fermare il degrado delle zone umide».
In Italia, oltre ai 53 siti Ramsar riconosciuti, che coprono oltre 60.000 ettari, ci sono anche molte zone umide considerate minori e spesso non riconosciute con lo stesso status previsto della pur svolgendo un ruolo primario nelle strategie per frenare la perdita di biodiversità, sono spesso poco conosciute dai cittadini e poco tutelate dalle istituzioni.


domenica 20 gennaio 2013

Rieccoci !

Via libera a piano regolatore Courmayeur: In aree libere e ampliamenti 1.560 possibili abitanti in piu'

(ANSA) - AOSTA, 11 GEN - Via libera dalla Giunta regionale alla variante generale sostanziale al Piano regolatore del Comune di Courmayeur e al Piano territoriale paesistico (Ptp). Il comune conta attualmente circa 2.900 abitanti e l'andamento demografico e' sostanzialmente stabile da circa un decennio. Le aree libere ancora presenti e i modesti ampliamenti previsti consentono un insediamento potenziale di circa 1.560 abitanti, comprendenti residenti e posti letto turistici.

Car* lettor*,
dopo una lunga assenza riprendiamo il blog.
Dove eravamo andati a finire ? Beh, noi comuni cittadini , dobbiamo anche pensare a risolvere i nostri di problemi, oltre a quelli, appunto, comuni...
E poi, non c'erano grandi novità, dato che la Regione ha atteso, furbescamente, il risultato delle elezioni comunali per esprimersi sul testo definitivo di variante al PRGC.

La Giunta di Rollandin ha formulato il suo parere. Nei prossimi giorni, saremo, quindi, in grado di fornire adeguata informazione e il nostro commento (in particolare, sulla questione del golf).
Attenzione a quello che vi diranno, dato che, salvo il Sindaco e la Giunta regionale, nessuno sa quale sia la formulazione definitiva del piano.

Nel frattempo non siamo stati proprio con le mani in mano e abbiamo provveduto a fare un pò di comunicazione su quello che accade a Courma, al di là del "muro" di Pont: http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2012/12/le-zone-umide-ai-piedi-del-monte-bianco-minacciate-dal-campo-da-golf/

domenica 18 novembre 2012

Fai il tuo dovere


Articolo 48 della Costituzione italiana:

Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età.
Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico.
La legge stabilisce requisiti e modalità per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all'estero e ne assicura l'effettività. A tale fine è istituita una circoscrizione Estero per l'elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma costituzionale e secondo criteri determinati dalla legge.
Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge.

Domenica 18 novembre vai a votare, hai tempo fino alle 22.00